Legislazione fitosanitaria: nuove misure per ridurre i rischi degli organismi nocivi

Il prossimo 14 Dicembre entrerà in vigore il nuovo Regolamento Ue 2031/2016, che riforma la legislazione fitosanitaria indicando le misure di protezione per ridurre i rischi di introduzione e diffusione degli organismi nocivi su piante e prodotti vegetali.

Con il Regolamento 2031/2016, entrerà contestualmente in vigore anche il nuovo Regolamento sui controlli ufficiali (Reg. UE 625/2017) che stabilirà le nuove direttive sui controlli rivolte a tutti gli attori della filiera, a tutti i professionisti che svolgono attività in relazione alle piante.

Tra le novità introdotte dal Regolamento 625/2017, vi è l’obbligo di tracciabilità e di intervento da parte dell’operatore. Egli dovrà, infatti, individuare e registrare il fornitore o l’acquirente di ogni unità acquistata o venduta di piante o prodotti vegetali e tenere una tracciabilità interna per l’identificazione delle piante possedute.

L’operatore dovrà inviare immediata notifica all’autorità competente, il Servizio fitosanitario regionale, qualora sospetti o constati la presenza di un organismo nocivo.

Nel caso in cui sia confermata da parte dell’autorità competente la presenza di un organismo nocivo, l’operatore dovrà:

  • attuare misure necessarie per impedirne la diffusione;
  • attuare misure necessarie per eliminare l’organismo nocivo;
  • ritirare dal mercato le piante o i prodotti vegetali interessati;
  • avvisare i soggetti della catena commerciale coinvolti;
  • richiamare dal mercato i prodotti interessati.

Il Regolamento ha previsto anche nuovi obblighi rivolti direttamente al Servizio Fitosanitario, che deve:

  • avvisare del pericolo imminente;
  • comunicare agli operatori quali sono gli organismi nocivi da quarantena rilevanti in un territorio;
  • comunicare al pubblico quali sono gli organismi nocivi prioritari rinvenuti in un territorio;
  • pianificare indagini sugli organismi nocivi prioritari;
  • redigere piani di azione e di emergenza.

Tra le misure previste nella nuova legislazione vi è anche la creazione di un elenco degli organismi più pericolosi, già presenti nell’elenco generale UE degli organismi da quarantena.

L’elenco è stato pubblicato dalla Commissione Europea e comprende 20 organismi da quarantena, individuati sulla base delle valutazioni d’impatto condotte dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e dal Centro comune di ricerca della Commissione europea (JRC), classificando quelli nocivi in base a diversi criteri. Le valutazioni sono state effettuate prendendo in considerazione una serie di indici come l’impatto sulla resa delle colture, i danni agli scambi e il costo delle misure di controllo, la riduzione della sicurezza e della disponibilità degli alimenti.

Tra gli organismi che sono classificati al primo posto delle priorità per gli Stati membri dell’UE in base alla loro gravità e ai problemi economici, sociali e ambientali che possono causare ritroviamo lo scarabeo giapponese, tarlo asiatico, Xylella.

Per ciascuno di essi, l’EFSA ha successivamente fornito una relazione contenente dati su aspetti come l’area di potenziale distribuzione, l’elenco delle potenziali piante coinvolte e il probabile tasso di diffusione.

Gli Stati membri dell’UE dovranno, per ogni organismo nocivo presente nell’elenco, effettuare annualmente sondaggi, aggiornare i piani di emergenza e, se un organismo nocivo è presente nel loro territorio, adottare un piano d’azione per la sua eliminazione.

Consulta qui l’elenco pubblicato dalla Commissione Europea.